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Libero Pensiero,
Accendere la coscienza di classe dei lavoratori Tech nel XXI secoloUna riflessione sui Tech Worker di Sara C. Santoriello di Libero Pensiero a partire da una chiacchierata con un rappresentante di TWC
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Fullstackish,
Fare lo sviluppatore in Italia fa schifo?Due chiacchiere sul settore IT in Italia e sulla condizione del programmatore
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La Città Futura,
Tech Workers Coalition – sezione italianaÈ nata anche in Italia la sezione del movimento sindacale internazionale dei lavoratori del settore tecnologico. “La Città Futura” intervista un portavoce.
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The Submarine,
I primi passi della sindacalizzazione dei tech worker in ItaliaAnche nel nostro paese nascono i primi sindacati del settore, ma l’Italia non è la Silicon Valley. “C’è molta poca consapevolezza: c’è la lamentela, ma non si arriva spesso neanche al desiderio di una rivendicazione”
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L'Espresso,
«Siamo i lavoratori tech, venduti ai clienti come prostitute. Ma è ora di alzare la testa»Pratiche illegali, ritmi massacranti, straordinari non pagati e burn out: sono queste le condizioni dell’industria tecnologica italiana che produce i nostri software. «È ora di denunciare»
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Agenda Digitale,
Lavoratori tech unitevi: contro tutte le storture del mercatoCambiare da dentro i meccanismi con cui si crea la tecnologia. Non solo per i lavoratori e lavoratrici, ma per tutte e tutti. Per tutelare i diritti sul lavoro. È questo l’obiettivo della Tech Workers Coalition Italia. Vediamo di cosa si tratta
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Menelique,
Data Science Co-opSusan Calvin denuncia lo sfruttamento del lavoro e l’assenza di una organizzazione sindacale nel mondo dell’analisi dati.
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Guerre di Rete,
La campagna italiana dei lavoratori tech“Alziamo la testa”, parte la campagna italiana dei lavoratori tech
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Radio Quarantena,
Tech Workers CoalitionIntervista ad un professionista dell'IT che ci presenta il nuovo movimento dei lavorator* legati al settore dell'IT: programmatori, sistemisti, grafici, social media managers, facchini, magazzinieri. Tutti lavorator* accumunati da orari di lavoro insostenibili e un'elevata precarietà, in un sistema mondo sempre più digitalizzato e che si basa su queste figure professionali.