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CCNL Metalmeccanici - Giugno - Guida all'aumento dei minimi tabellari

Tech Workers Coalition Italia
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Introduzione

Il CCNL Metalmeccanici 2021 prevede (Titolo IV, Art. 5) che, a giugno di ogni anno di validità del contratto, le Organizzazioni contraenti si riuniscano per verificare l’andamento dell’inflazione nell’anno precedente. Tale valutazione è finalizzata a determinare un aumento dell’importo minimo che le aziende devono versare in busta paga dei dipendenti. La valutazione viene fatta su un indice detto IPCA, al netto dei beni energetici importati - non ci soffermiamo su questa scelta, ne abbiamo discusso in questo articolo. Di seguito la tabella con i minimi contrattuali, divisi per anno e per livello, presa direttamente dal CCNL: tabella minimi

Aumento

Quest’anno, tale aumento è risultato pari al 6.6% del minimo tabellare. Tale valutazione è stata messa per iscritto nell’incontro che menzionavamo all’inizio: tabella incrementi

L’apprendistato

Se si è in apprendistato, questi importi possono essere inferiori, in funzione di quando si è iniziato l’apprendistato: infatti, l’accordo del 05/02/2021, contestuale al CCNL 2021, ha cambiato le regole sul trattamento economico. Di seguito le indicazioni in funzione che si sia stati assunti in apprendistato con l’accordo del 05/02/2021 o con il precedente. Se si è stati assunti dopo il 01/06/2021 in apprendistato professionalizzante, allora le proporzioni da applicare sono queste: proporzioni apprendistato professionalizzante Ad esempio, se si è stati assunti a Gennaio 2023 con un apprendistato di 36 mesi al livello C2, oggi (Luglio 2023) si è a una percentuale dell’85%, quindi l’aumento sarà l’85% di 115.22 euro (i.e. circa 98 euro). Se si è stati assunti prima del 01/06/2021, vale il vecchio accordo, per cui l’incremento è il 100% del proprio livello attuale.

Assorbimento

Ora, diverse aziende hanno assorbito, o pianificano di assorbire, gli aumenti nel “superminimo” (la voce della busta paga che indica quanti soldi in più dà l’azienda rispetto al minimo di cui sopra). Cioè, in questi casi, in busta paga si troverà che:

  • l’importo indicato come minimo è quello definito dalla tabella al paragrafo Aumento.
  • l’importo indicato come “superminimo” è diminuito, rispetto alla busta paga di maggio, di un importo pari a quello che sarebbe dovuto essere l’aumento. Il totale (minimo+superminimo), quindi, è rimasto invariato.

Lo potevano fare? Dipende. Il CCNL prevede due casi in cui si può fare - al netto del fatto che, è bene ricordarlo, le aziende possono stipulare contratti migliorativi rispetto al CCNL.

  • Caso 1: il superminimo, in busta paga, è indicato come “assorbibile” ed è stato concordato dopo il 01/01/2017.
  • Caso 2: il dipendente ha ricevuto degli aumenti degli elementi fissi della retribuzione, concordati in sede aziendale, non correlati alle modalità di effettuazione della prestazione lavorativa (i.e. non dovuti a straordinari, notturni, etc).

Esempio 1: se hai un superminimo assorbibile di 200 euro, concordato dopo il 01/01/2017, e l’azienda non fa nulla di più rispetto a quanto previsto nel CCNL, allora non riceverai alcun aumento. Esempio 2: se hai ricevuto un aumento di 100 euro qualche mese fa, per aver raggiunto degli obiettivi di produzione, allora gli aumenti dei minimi tabellari indicati al paragrafo Aumento saranno diminuiti di 100 euro. Ovviamente, se erano già inferiori a 100 euro, non riceverai alcun aumento.

Conclusione

Parlate con i colleghi di questi argomenti e chiedetene conto ai vostri dirigenti in azienda! L’aumento era stato pensato per far fronte all’inflazione, dobbiamo creare pressione affinché, nella prossima tornata contrattuale, si riesca a strappare condizioni ancora migliori e si sensibilizzi l’opinione pubblica su queste misure.